Artisti
Eleni Ikoniadou è ricercatrice di Cultura digitale e Arti sonore presso il Royal College of Art. La sua ricerca si colloca all’intersezione tra media art, teoria-fiction e tecnocultura, con particolare attenzione al suono e alla voce. Il suo ultimo progetto di ricerca, Future Chorus, finanziato dall’EPSRC Human-DataInteraction Network Plus, è un album in vinile composto da remix di lamenti umani e dell’intelligenza artificiale. Dirige Fugitive Voices per il corso di laurea in Comunicazione visiva ed è ospite di Movement radio. Come membro del gruppo artistico AUDINT, con Steve Goodman (aka kode9) e Toby Heys, ha coeditato l’antologia Unsound: Undead (Urbanomic 2019) ed è autrice della monografia The Rhythmic Event: Art, Media and the Sonic (MIT, 2014). È fondatrice di MAENADS, una piattaforma per progetti artistici collettivi guidati dalla ricerca, e fondatrice e co-editrice della Media Philosophy Series(Rowman & Littlefield).
Lyricist, producer e sound artist originaria del Galles, Elvin Brandhi costruisce sonorità sconvolgenti a partire da field recordings, nastri, vinili, strumenti e voce. Usando il suono e la voce come un linguaggio espansivo che trasgredisce sistemi ed etichette sintattiche convenzionali, le sue performance esplodono in caustici flussi di coscienza, cavalcate inquiete e glitchate. Dedita al nomadismo, spesso la cifra creativa di Elvin Brandhi si costruisce tramite costanti collaborazioni con altrə artistə.
L' Imaginaire è un ensemble di musica da camera contemporanea il cui approccio alla musica viene costantemente rinnovato attraverso concerti innovativi, commissioni di nuove opere e progetti pedagogici. La massima qualità artistica e la trasmissione di emozioni musicali sono al centro di tutte le loro attività. «Un viaggio in una terra musicale che non esiste, un'esplorazione di suoni, un' utopia creativa, questo è ciò che questi musicisti hanno proposto in modo altamente sofisticato e intelligente» (Dernières Nouvelles d'Alsace, 2012).
Ensemble Terrible (ex Electrophonica) è un gruppo costituito da quattro musicisti e performer di base a Torino, Andrea Marazzi (1996), Federico Primavera (1995), Pietro Caramelli (1995) e Matteo Martino (1989).
Negli ultimi anni il lavoro del gruppo si è concentrato nella sperimentazione musicale, dalla techno a brani di repertorio, e nel rapporto tra suono, spazio, performer e spettatore.
FFUR è un duo di curatori specializzato in ontologia dell’arte e media studies. Fondato a Parigi nel 2008, ha curato mostre e progetti per importanti istituzioni internazionali, tra cui MMCA (Seoul), ISCP (New York), La Casa Encendida (Madrid), Ruya Foundation (Baghdad). Ha, inoltre, organizzato esposizioni in luoghi del reale come la Borsa di Milano e l’auditorium del CERN di Ginevra, lavorando a stretto contatto con pionieri come Jonas Mekas, Kenneth Goldsmith, Jennifer West, Cheryl Donegan e molti altri.
L'organizzazione The Church of Chiara Fumai, fondata nel 2018, si occupa di preservare e promuovere la memoria, l'opera e l'archivio dell'artista. L'istituzione - fondata da Liliana Chiari, Francesco Urbano Ragazzi, Rossella Biscotti, Milovan Farronato, con un comitato scientifico composto da Carolyn Christov-Bakargiev, Mark Kremer, Marco Pasi - ha donato un'ampia collezione di oggetti di scena, libri, documenti e vinili di Chiara Fumai al CRRI - Centro di Ricerca Castello di Rivoli.
Federico Chiari è un musicista e sound designer. Ha collaborato con artisti visivi come Diego Marcon, Cleo Fariselli, Basma Alsharif e Anna Franceschini. Alcuni di questi lavori sono stati proiettati in festival cinematografici come Cannes, B3 Biennial, IFFR, Locarno, Cinéma du réel, e in musei e istituzioni come Biennale di Venezia, Kunsthalle Basel, Fondazione Nicola Trussardi, Fondazione Prada, MAXXI, Spike Island, Palazzo delle Esposizioni.
Dal 2010 ha cominciato ad interessarsi alla musica techno hardcore ed alle sottoculture ad essa correlate; i suoi dj set senza compromessi esplorano il genere riportandone alla luce frammenti sconosciuti e cercando di schiudere nuove prospettive.
Fernando Manassero (CH / IT, 1984) è un compositore, performer e artista audiovisivo le cui opere esplorano i confini tra i generi e creano inaspettati crossover con reminiscenze tra musica elettronica e pop. Ha conseguito il Master in Composizione Multimediale dell' HEM di Ginevra e ha proseguito la sua formazione presso l’IRCAM Cursus tra il 2019 e 20 e l'Università Nazionale di Córdoba, Argentina. Ha compiuto ulteriori studi di composizione con Chaya Czernowin e Steven Takasugi all'Università di Harvard, nonché con Juan Carlos Tolosa e Gerardo Gandini.
Francesca Verunelli ha studiato composizione con Rosario Mirigliano e pianoforte con Stefano Fiuzzi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Ha concluso gli studi di composizione all'Accademia Santa Cecilia, con Azio Corghi. Trasferitasi a Parigi, ha frequentato il corso di formazione in Composizione e Computer Music dell'IRCAM e ha conseguito un dottorato all'Università PSL (Paris Sciences & Lettres). Nel 2010 ha ricevuto il premio "Leone d'argento" alla Biennale di Venezia. È stata composer-in-research presso l'IRCAM e il GMEM e artista residente di Casa de Velazquez (Madrid - 2015/2016) e di Villa Médicis (Académie de France à Rome - 2016/17). È stata insignita del prestigioso Composer's Siemens Prize nel 2020 e con il 41° "Premio Abbiati della critica" nel maggio 2022. Ha ricevuto commissioni da importanti istituzioni musicali e festival come IRCAM, NeueVocalsolisten Stuttgart, La Biennale di Venezia, Orchestre Philarmonique de Radio France, Milano Musica, Accentus Chamber Choir, Orchestra Sinfonica di Lucerna, Court-Circuit ensemble, Festival d'Aix-en-Provence, GMEM di Marsiglia, CIRM di Nizza, Stato francese, Fondazione FACE, Wittener Tage für neue Kammermusik, International Contemporary Ensemble, Donaueschinger MusikTage, ECLAT, Orchestre Philharmonique du Luxembourg, Klangforum Wien, Musica Viva - Monaco, Acht Brücken Köln.
Francesco Cavaliere (IT, 1980) è un artista visivo, scrittore e musicista. Attualmente vive e lavora tra Berlino e Torino. Il suo lavoro si sviluppa in un’attività polimorfa che integra scrittura, suono, voce, disegno, scultura, che mirano nell’insieme a stimolare l’immaginazione, intraprendendo lunghi viaggi attraversati da presenze effimere. Scrive racconti sonori e composizioni musicali spesso integrati con elementi installativi e scenografici.
Foto credits: Francesco Margaroli
Quella tra Giulia Deval (1993), cantante e sound artist, e Andrea Marazzi (1996) compositore elettronico e polistrumentista, è una collaborazione che dura da diversi anni e che si articola in formati diversi che hanno al cuore una riflessione filosofica sui linguaggi e le estetiche audiovisuali.
Lavorano insieme a montaggi audiovisivi, sampling, produzione sonora, archivi digitali e installazioni multimediali.
Il loro progetto Reverse Anthropology è stato selezionato per una residenza digitale presso il centro d'arte WpZimmer (Anversa) ed è stato esposto, oltre che nell'ambito di The Listeners, al Festival Ladispolanemente di Roma dedicato alle "Archeologie del Futuro" dove ha ricevuto il secondo premio come miglior opera esposta. Nel 2018 Deval e Marazzi hanno anche creato il soundscape per la mostra "Ce soir, seul avec moi-même, je descends aux caveaux de mon cœur" dell'artista belga Claire Ducène presso la Maison Losseau di Mons (Belgio).