Jawbraker

“Lose voice toolkit” – titolo ispirato da un’alterazione sintattica pronunciata da un giovanissimo YouTuber in un tutorial su trucchi e consigli per raggiungere l’afonia – indaga i linguaggi dell'infanzia, le forme di comunicazione non-verbale e il potere del silenzio come strategia di rifiuto, proponendo una riflessione in divenire sul “perdere la voce” come atto consapevole, utile per la costruzione di spazi di libertà e di autodeterminazione. 

Attraverso un processo di validazione collettiva, il linguaggio verbale – una delle forme di comunicazione più in uso tra gli esseri umani – è considerato strumento di conoscenza e definizione di una data cultura, il cui rigetto quindi costituisce un gesto di ribellione nei confronti dei canoni comunicativi dettati dal mondo degli adulti. Lo spettacolo è pensato per i bambini della seconda classe delle elementari ed i loro genitori, che per la prima volta potranno assistere alla proiezione del risultato di un lungo laboratorio di ricerca, durato più di 4 mesi all’interno della scuola. Con il progetto le bambine e i bambini hanno affrontato uno spazio di indagine collettiva sull’esperienza del silenzio e della voce, per riflettere sul potere della comunicazione, verbale e non-verbale, come strumento di emancipazione.

Un progetto a cura di Cripta747 con il sostegno del Ministero della Cultura.